Blue DNA detail background with selective focus.

La Nutrigenetica è una disciplina che studia come le variazione genetiche di un individuo influenzano la risposta a particolari nutrienti e tossine nella dieta. Questa scienza permette di consigliare la quantità e la qualità di nutrienti di cui ciascuno ha bisogno in base al proprio DNA. I nostri test genetici permettono di scoprire come l’organismo è in grado di metabolizzare e rispondere a specifiche sostanze.
In ambito nutrizionale è possibile determinare quali e quanti sono i nutrienti necessari, sia in termini di quantità minime di vitamine e minerali, sia di quantità massime di sostanze tollerabili da ciascuno (grassi saturi, caffeina, sale, zuccheri, ecc…). I test possono essere inoltre rivolti al benessere di specifiche funzionalità dell’organismo, permettendo di definire un trattamento personalizzato, sia topico che nutraceutico.

Per tutti i medici e specialisti Geneticlab offre la possibilità di scegliere la combinazione di analisi genetiche più opportune per la propria  pratica clinica e propone una consulenza su quali mutazioni analizzare e tipi di geni da integrare. Geneticlab realizza anche progetti totalmente personalizzati in cui viene adattato sia il pannello genetico sia il report interpretativo alle specifiche esigenze analitiche del medico.

Tra gli strumenti a disposizione per questo tipo di disciplina, Geneticlab utilizza la piattaforma di sequenziamento SEQUENOM. Questa piattaforma presenta una precisione assoluta nella lettura degli SNPs, grazie all’utilizzo della più moderna tecnologia ad oggi disponibile per la lettura del DNA, unendo la spettrometria di massa alla chimica fine del sequenziamento (tecnologia MALDI-TOF).

Screening di polimorfismi genetici associati al metabolismo dei nutrienti
Le scoperte più recenti sul genoma umano ci forniscono gli strumenti e le basi per comprendere i meccanismi molecolari attraverso i quali singoli geni, o loro combinazioni, rispondono ai cambiamenti nella dieta e nello stile di vita (esposizione al fumo di sigaretta, consumo di alcol ecc.), rendendo un individuo particolarmente sensibile a contrarre un certo tipo di patologia e di far luce sui meccanismi tramite i quali la dieta, influenzando l’espressione genica, può esercitare un effetto protettivo. In definitiva le potenzialità offerte da questo nuovo approccio ci introducono in una nuova era della scienza della nutrizione, la nutrigenetica.

La nutrigenetica riguarda l’identificazione delle variazioni genetiche nell’uomo che causano differenze nella risposta fenotipica alle molecole introdotte con la dieta, con l’obiettivo di valutare i rischi e i benefici per l’individuo di determinate componenti della dieta. In termini pratici, con la nutrigenetica è possibile sviluppare una nutrizione personalizzata alla costituzione genetica dell’individuo, tenendo conto della variabilità dei geni coinvolti nel metabolismo del nutriente e del suo bersaglio.

La nutrigenetica può avvalersi di potenti strumenti in grado di fornire informazioni specifiche, individuali e precoci, rispetto ai tradizionali sistemi diagnostici, sul ruolo preventivo svolto dai nutrienti. Sono state messe a punto tecniche bio-molecolari per caratterizzare i geni e chiarire le interazioni tra questi e i nutrienti.

Le basi concettuali di questa nuova branca possono essere riassunte nei seguenti punti:

– i composti introdotti con la dieta possono esercitare a livello del genoma umano effetti diretti o indiretti, alterando l’espressione e/o la struttura dei geni;

– la dieta può rappresentare un fattore di rischio o uno strumento di prevenzione per le patologie degenerative;

–  il grado in cui la dieta può influenzare il bilancio salute/malattia dipende dal corredo genetico di ciascun individuo;

–  un intervento nutrizionale basato sulla conoscenza del genotipo e dello stato di nutrizione dell’individuo può essere usato per prevenire o curare le patologie.

La medicina predittiva
Il progetto genoma umano ha consegnato alla comunità scientifica internazionale una sequenza genetica di tre miliardi di paia di basi condivisa al 99,9% da tutti gli individui. Le differenze fra individui sono costituite per la maggior parte da polimorfismi nucleotidici, ovvero cambiamenti di una singola base nel DNA.
In campo medico, le nuove conoscenze sul Genoma Umano hanno permesso il consolidarsi di una nuova dimensione molecolare della medicina, in particolare di un settore definito come “Medicina Predittiva”, ovvero una medicina, che basandosi sulle informazioni ricavabili dalla costituzione genetica di un individuo, possa anticipare una stima del rischio di quest’ultimo di sviluppare una determinata patologia durante il corso della vita.

L’interesse per la componente genetica della suscettibilità a malattie complesse sta assumendo sempre più importanza nella medicina moderna, in quanto si sta mettendo in evidenza il ruolo di alcuni polimorfismi genetici relativamente comuni, ma che se associati tra loro e combinati con specifiche componenti ambientali, possono elevare notevolmente il rischio di sviluppare patologie diffuse nella società industriale.

La nutrizione personalizzata
Con la nutrigenetica, il concetto di medicina «personalizzata» viene esteso all’area della nutrizione. La variabilità genetica individuale, determinando come i nutrienti vengono assimilati, metabolizzati, accumulati e in fine escreti, è alla base della peculiarità di ciascuno nel rispondere alle molecole introdotte nell’organismo e, in generale, agli stili alimentari e di vita.

Senza dubbio però la più affascinante delle opportunità che si aprono nel campo della nutrigenetica è lo sviluppo, partendo dalle differenze genetiche individuali, di una «nutrizione personalizzata», allo scopo di ottenere una effettiva terapia dietetica «salutare» in grado di prevenire o ritardare l’insorgenza di patologie correlate all’alimentazione, per singoli individui o per particolari sottogruppi.

Interazione gene-dieta
Il concetto che le conoscenze sulle richieste nutrizionali, lo stato di nutrizione e il genotipo di un individuo o di un sottogruppo di popolazione possano essere usate per la prevenzione e la cura di alcune patologie risulta di facile e immediata comprensione per quanto riguarda situazioni come le carenze nutrizionali, ma certamente meno ovvio per un gruppo di circa 50 malattie genetiche umane causate dalla presenza di varianti in geni che codificano per enzimi coinvolti in specifiche vie metaboliche. Ciascuno dei nostri geni possiede circa 10 differenze nel suo «codice» rispetto al «gene standard», queste deviazioni vengono chiamate «polimorfismi » (SNPs= single gene polymorphisms) e le varianti che ne conseguono «alleli». E’ ovvio che, vista la relativa alta frequenza con cui tali mutazioni ricorrono nel genoma, non tutti i polimorfismi causano gravi implicazioni per la salute, la maggior parte di essi esibisce invece solo un lieve effetto sulla funzionalità della proteina per cui codifica. Le differenze individuali che ne risultano possono spiegare perché non tutti reagiamo in modo identico alle varie sollecitazioni e la nutrigenomica descrive appunto i cambiamenti nell’espressione genica in seguito a uno specifico intervento nutrizionale. Le molecole che introduciamo con la dieta possono modulare aspetti specifici della fisiologia cellulare, agendo da ligandi per i recettori dei fattori di trascrizione, alterando le concentrazioni di substrati e metaboliti e, tramite interazioni a livello degli acidi nucleici, influenzando specifiche vie di traduzione del segnale.

Il test genetico
Il test si basa sull’analisi di 50 polimorfismi genetici, localizzati su 36 geni, che esercitano un importante ruolo nei processi di detossificazione, nel processo infiammatorio, nell’attività antiossidante, nella sensibilità all’insulina, nello stato di salute del cuore e delle ossa.

Elenco dei geni investigati e delle varianti genetiche studiate

Gene analizzato Varianti genetiche studiate Ruolo del gene nell’insorgenza delle patologie cardiovascolari
APOA1 -75 G>A METABOLISMO DEI LIPIDI
Apo B R3500Q
APOC3 C3175G
T3206G
APO E Cys112Arg
Arg158Cys
CETP G279A
G1533A
GJA4 (CX37) Pro319Ser
HMGCR -911 C-A
LPL C1595G
MMP3 -1171 5A>6A
NOS3 -786 T>C
Glu298Asp
VNTR introne 4
PON1 Gln192Arg
SREBF2 Gly595Ala
ADRA2B Ins>Del Codon 299 METABOLISMO E OBESITA’
ADRB1 Gly389Arg
ADRB2 Gly16Arg
Gln27Glu
ADRB3 Trp64Arg
NPY Leu7Pro
PPARG Pro12Ala
CBS C699T Metabolismo dell’Omocisteina
T1080C
MTHFR C677T
A1298C
MTR A2756G
MTRR A66G
ACT -51 G-T Risposta infiammatoria
IL-1B -511 C-T
IL-6 G-634C
G-174C
IL-10 G-1082°
TNFα -308 G-A
MnSOD C(-28)T Attività antiossidante E DETOSSIFICAZIONE
T175C
SOD3 C760G
GSTP1 I105V
A114V
GSTM1 delezione del gene
GSTT1 delezione del gene
VDR Fok1 (ATG ®ACG codon 1) metabolismo osseo e osteoporosi
BsmI (A-G introne 8)
TaqI (T-C esone 9)
COLIA1 Intr. 1 2046 G-T
CTR Pro463Leu
ESR1 PvuII (IVS1-397 T/C)
XbaI (IVS1-351 A/G)